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Matrimoni non convenzionali cosa sono e come si realizzano
Oggi ti parlerò di matrimoni non convenzionali e dell’evento simbolo chiamato Wedding (R)Evolution. E’ stato organizzato da Sara di Le Maschiette e me, nella sua bottega a Portogruaro.
Con questo evento abbiamo pensato di lanciare un messaggio chiaro facendo incontrare i nostri universi. Unendo le nostre visioni e competenze supportate da partner magnifici abbiamo mostrato, a spose ed invitate, che esiste una via per essere eleganti anche senza rincorrere alla tradizionalità.
I partecipanti hanno potuto scoprire, che assecondando il proprio sentire non convenzionale, si aprono scenari magnifici in cui esistono molte realtà davvero incredibili, pronte a valorizzare le loro unicità e rendere il loro look davvero speciale, totalmente personale.
Perchè Wedding (R)Evolution?
(R)Evolution nasce un po’ come un gioco di parole tra Revolution e Evolution.
Rivoluzione e/o evoluzione di un concetto, in questo caso del matrimonio tradizionale, passa attraverso la comprensione che gli schemi e le regole che lo compongono sono obsoleti o poco rappresentativi per noi. Un altro modo di osservare questo processo è accorgersi, che matrimonio tradizionale ci porterebbe indossare un ruolo, un modo di essere letteralmente scollato dalla nostra vera essenza. Ti suona famigliare?
Prima di iniziare a parlare dei matrimoni non convenzionali, credo sia doveroso partire dalla conoscenza del significato della parola convenzionale. Una volta capito, diventa più semplice comprendere che non convenzionale non è di per sé una reazione di ribellione, quel desiderio di voler rinegare il passato o le tradizioni che sono i frutti di esso, ma semplicemente la volontà di assecondare la naturale evoluzione di vita e dei costumi, senza rimanere ingessati passivamente in un mondo che non c’è più.
Che caratteristiche hanno i matrimoni non convenzionali?
Quando parlo con le coppie che desiderano un matrimonio diverso dal solito, molto più personale, senza saperlo sono proprio alla ricerca della non convenzionalità, che semplicemente chiamano con un nome diverso. Un matrimonio per essere non convenzionale deve lasciare andare le scelte accordate, prestabilite e consuete, conservate nel tempo intatte, che in qualche modo rispecchiano sempre le stesse cose: il famoso “si fa così e bisogna fare così”.
Queste sono le tipiche affermazioni che suonano come campanelli d’allarme e fanno capire che sei proprio dentro a questa dinamica e se volevi evitarla ti consiglio di fermarti e ascoltarti. Prova ad osservare e cercare di comprendere, se queste affermazioni ti danno noia e senti voglia di cambiamento o ti rasserenano, di fronte una scelta in qualche modo consolidata e approvata dalla tradizione. Se devo dire il mio punto di vista, sono proprio queste “regole silenti” di per sé da rivedere.
Sono amante dell’autenticità e certamente convenzionalità non è un terreno fertile per esprimermi liberamente, ma soprattutto raccontare l’essenza della coppia.
Per facilitarti comprensione di cosa è stato questo evento e come puoi realizzare il tuo matrimonio non convenzionale, ti porto con me e ti racconto esperienza pensata e creata qualche settimana fa in un contesto decisamente non wedding.
Dove e con chi?
Sara, titolare della bottega come chiama lei questo suo spazio speciale, è una persona incredibile. Ha la capacità di far incontrare i mondi e le epoche lontane: quello del vintage insieme al contemporaneo, con l’unico scopo, quello di valorizzare le sue clienti e dare a loro la consapevolezza del valore che ha la loro unicità. Puoi ben capire che non poteva che nascere l’affinità tra me e lei.
Ci siamo conosciute grazie a Marta, la mia sposa dell’anno scorso, cliente di Sara, di cui il racconto e il processo creativo del suo matrimonio è stato il cuore delle due edizioni del L’arte dei sogni. Ne ho parlato in questo articolo a fine anno, ti lascio link se vuoi leggertelo.
Anche quello di Marta è stato uno dei matrimoni non convenzionali, frutto di una ricerca molto profonda sulle personalità e sul loro modo di esprimerla. Posso espormi dicendo che Sara ha messo grandissime basi di consapevolezza con Marta e io, un po’ alla volta ho affinato.
Ho preferito anticiparti queste cose per poi arrivare a raccontarti del Wedding week chiamato Wedding (R)Evolution.
Come nasce Wedding (R)Evolution?
Tutto nasce quando Sara vede dal vivo la prima edizione dell’Arte dei sogni. Qui ti lascio link per scoprire la sua “recensione video”, il racconto della sua esperienza vissuta in quella occasione.
Confrontandosi velocemente nasce l’idea di creare un evento dedicato alle spose non convenzionali da lei in bottega, per raccontare sposa e invitata, che desidera abbandonare i cliché dei matrimoni classici e vuole esprimere la sua personalità, ovviamente rispettando il contesto che la ospiterà.
Questo anche perché forte della mia convinzione, che scegliendo una wedding designer (e anche planner) si deve ottenere un risultato che diversamente non ottenibile.
Sono portatrice dell’idea che scegliere questa figura non può essere solo l’idea di sostituirsi in alcune scelte per la mancanza di tempo, ma per dare un valore aggiunto, appunto.
Quella espressione di sé che difficilmente riesci ottenere auto osservandosi.
Sarai d’accordo con me che è più facile vedere gli errori di altri che i propri ed è esattamente la stessa dinamica. Ci vuole obiettività di valutazione che da soli, emotivamente coinvolti si fa fatica.
Per questo, non giudico mai le scelte né di investimento, né di stile.
Ognuno decide in quello specifico momento della vita investire denaro e tempo in funzione delle sue priorità. Faccio spesso questo esempio: una sposa non è meno sposa, se indossa un paio di jeans, una t-shirt e sneaker se questo è il suo mondo e io posso confermare che esistono, ne ho seguito una più o meno così. Non può essere un colore, indossato per tradizione centenaria determinare il tuo sentirti sposa. Salvo, che l’obiettivo non sia quello di recitare un ruolo.
Le moodboard, le ispirazioni e il racconto
Con questa consapevolezza abbiamo deciso di trasformare le vetrine del negozio in moodboard ispirazionali. Esplicitava tre contesti, stili, tipologie di spose e ambientazioni completamente diverse, sia per l’età, stagione di vita ma anche tipologia di ricevimento pensato.
Oltre a questi 3 mood creati appositamente per l’occasione, abbiamo deciso di mostrare nella 4° vetrina il progetto realizzato per Luana e Jacopo proprio per la sua particolarità. Ti lascio link per scoprire il loro racconto.
Gli spazi espositivi non mi permettevano di creare un percorso completo come quello nel mio atelier, ma sicuramente era molto chiaro il processo creativo e tutti passaggi fatti per arrivare al risultato del loro matrimonio.
Ogni concept vetrina conteneva look completo e gli abbinamenti adatti al luogo ideale in cui si sarebbe svolta la festa di matrimonio. Raccontava il sapore che avrebbe avuto e dettagli che avrebbero raccontato la loro storia. Questo era possibile solo con l’aiuto di altre realtà coinvolte nel progetto che ci hanno supportato e permesso realizzare tutto ciò.
Un elemento comune
Alla base di ogni proposta c’era un elemento comune: nessun abito proposto nasceva per essere “abito da sposa”. Il messaggio che portava con sé era molto chiaro: puoi indossare ciò che vuoi per sposarti. Perché non devi ricoprire un ruolo e può essere bianco, nero, azzurro, nuovo o antico, vintage o contemporaneo. L’unica regola da seguire è il contesto in cui si svolgerà festeggiamento, su quello si siamo ligi!
Le vetrine hanno raccontato storie di 3 coppie: La prima, ispirata al Mariage sur l’herbre, la seconda ispirata al Saturday Night e terza un mix perfetto tra vintage e contemporaneo per rappresentare Matrimonio stile Fancy.
Ogni giorno del Wedding Week ha ospitato artisti, artigiani e professionisti. Ognuno di loro ha condiviso molti consigli e spunti per rendere il proprio matrimonio davvero personale.
Forse hai visto che recentemente si è sposata anche Fleur Copin. Il suo matrimonio è stato decisamente molto molto simile alla nostra proposta di Fancy Wedding. Ti lascio qui link per vedere un reel che fa intravedere i momenti della loro cerimonia civile. Invece in questo post pubblicato da lei, si vedono i dettagli del suo abito.
Chi c’era durante wedding week?
Abbiamo pensato di coinvolgere molti professionisti che potessero attraverso il loro contributo dare un supporto pratico nella organizzazione del matrimonio. Conoscere e mettere in pratica i loro consigli e idee per i matrimoni non convenzionali.
Martedì è stata con noi Greta di Mint Jardin. Ha deliziato gli ospiti presenti, ma l’abbiamo proposta come idea di intrattenimento molto speciale con i suoi fantastici suggerimenti astrologici.
Mercoledì Jean Louis David Portogruaro ha realizzato le acconciature adatte alla sposa non convenzionale e look scelto per ispirarla
Giovedì è stata con noi Chiara, specialista della personalizzazione ci ha mostrato infinite possibilità combinando capi nuovi. Possono essere realizzati apposta ma anche capi esistenti da rendere unici.
Venerdì è stato dedicato al Makeup per una sposa che è stato realizzato da Alice Pontoni .
Insieme a Lara di OfficineLamour che ha portato i suoi meravigliosi accessori ha completato proposta per la sposa, ma adatto anche alla invitata.
Sabato sono stati presenti Dj Mister Kaplan che ha allietato la giornata di chiusura e brindisi finale con le sue musiche con i vinili di un tempo e grammofoni che ci hanno trasportano negli anni d’oro di swing e jazz.
Mauro Pozzer che ha raccontato attraverso questi suoi scatti l’esperienza che hanno vissuto i partecipanti e ovviamente io e Sara.
Partner stabili del Wedding week
Athos Portogruaro che ha selezionato e completato look sposo adatto per accompagnare la sposa non convenzionale. Cheville scarpe perfette per una sposa non convenzionale che ama stupire con i dettagli super curati. Mexichic con le sue composizioni floreali studiate per le singole ispirazioni ha reso speciali le nostre proposte.
Sara ha messo a disposizione ogni giorno la sua consulenza per un look che rispecchiasse la personalità e io consulenza organizzativa.
Grazie di cuore a tutti!
Nella prossima Dreamsletter parlerò di Location selezionate per queste 3 proposte, che, come anticipato, hanno bisogno del luogo giusto per accogliere e valorizzare ogni scelta. Se non sei ancora iscritta ti lascio link. Ci vediamo qui, quanto prima per parlare di location, scelte e territori da valorizzare.
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