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Chi scegliere se manca il padre nel giorno delle nozze
Oggi volevo parlarvi di questo ruolo così importante nella vita di ogni sposa. Probabilmente da sempre, ogni sposa sogna di essere accompagnata all’altare dal proprio padre. Il padre rappresenta per una figlia un porto sicuro, la persona che dona le ali per volare ma che ti accoglie se ti serve un nido. Sposarsi è una scelta determinante e condividerla con chi ci ha accompagnato fino a quel momento è sicuramente confortante. Anch’io, quando ero molto giovane, a volte provavo ad immaginare la scena del mio ingresso in chiesa accompagnata da lui. Nella realtà, per me, quest’idea non si è realizzata. Non solo non sono entrata in chiesa a sposarmi, ma nemmeno lui mi ha potuto accompagnare. Sicuramente mi è dispiaciuto non averlo accanto, ma come dico spesso, la vita è talmente imprevedibile che dobbiamo imparare a cogliere le occasioni che ci presenta al volo.
Lo sguardo emozionato del padre
Nella nostra immagine, ci sono una sorta di tappe segnate che evocano grandi emozioni già solo immaginandole. Una di queste è lo sguardo commosso del padre che guarda la sua bambina diventata grande, pronta a sposarsi, lasciando il nido vuoto e le sue ali libere. L’idea di consegnare la sua mano al futuro marito che dovrà prendersi ora cura di lei non deve essere facile.
Se manca il papà
Ci sono però casi come il mio, in cui questi passaggi per svariati motivi non accadono. Nel mio caso il mio padre non è riuscito ad esserci a causa della sua malattia. Nelle coppie più mature, che hanno superato il periodo in cui, spesso, si fanno scelte obbligate, si può decidere di arrivare assieme all’altare. Oppure ci sono contesti, ancora diversi, in cui la sposa, in mancanza del papà, arriva accompagnata dal fratello maggiore, dalla mamma o, come nel mio caso, con un figlio grande.
In questi casi si può scegliere un modo simbolico per tenere vicino il papà, o figure a noi care, anche se non possono esserci fisicamente. Una di queste è quella che ho usato anch’io…Un pendaglio appeso al gambo del bouquet, che conteneva la foto del mio padre. In questo modo, ogni passo che facevo, lui era con me. Mi teneva per mano.
Figli testimoni
Quando le coppie arrivano a fare il passo con i propri figli affianco l’emozione è fortissima. Spesso sono proprio i figli stessi a voler vedere la coppia celebrare il loro amore e questa unione diventa una sorta di matrimonio familiare. Anche nel nostro caso, mio figlio, ha sempre definito il nostro come un matrimonio tra “tutti noi”. Ci si promette fedeltà, rispetto e amore. In questi casi padri si diventa, accogliendo i figli delle mogli. E quando un padre accoglie nella sua vita un figlio, come fosse suo, credetemi, per una mamma non può esserci dono maggiore. Vero mamme?
Ricordo una coppia in cui, in occasione del matrimonio, durante la cerimonia, lo sposo, oltre a scambiare l’anello con la sua sposa, a sorpresa di tutti, chiamò all’altare anche la bambina di sua moglie, donando un’anello anche a lei. Desiderava tanto sigillare in questo modo simbolico un matrimonio anche con la figlia, perché figli e mogli sono la stessa identica cosa.
Cerimonie intense
Questo tipo di cerimonie sono molto intense. Trovo che per riuscire ad esprimere i propri pensieri e l’impegno reciproco che ci si prende assieme vivendo momenti così intensi, siano ideali le cerimonie civili o simboliche. Ci permettono di creare “promesse” su misura, che includono le vostre routine o le abitudini giornaliere che un nuovo nucleo sta per confermare. Nel caso in cui i figli siano grandi e maggiorenni, come è successo per il mio fratello, possono essere coinvolti loro stessi come testimoni di nozze. Non avendolo provato, posso solo immaginare, quanto emozionante sia avere i propri figli testimoni e “garanti” del matrimonio.
Ciò che accomuna tutte queste possibilità è forse la scelta di avere accanto, in un momento di grande emozione, qualcuno che ci fa sentire rassicurati.
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