Clara e Jan : opere d’arte da vivere
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Opere d’arte o atmosfere da vivere?
Clara e Jan sono amanti della bellezza in tutte le sue forme. Appartengono a mondi diversi, hanno vissuti diversi, ed età diverse. La cosa che mi ha colpito subito è la loro semplicità e il forte desiderio di far stare bene le persone, la bellezza dell’animo. Il loro matrimonio è stato una vera opera d’arte da vivere.
La loro storia, fatta di molte “coincidenze” mi ha rapito subito. Ritengo di essere davvero molto fortunata. Avere la possibilità di scoprire le vite altrui, che come per noi le nostre, le loro sembravano ordinarie è davvero emozionante. Sentire i loro racconti e immaginare come si svolgevano, fa percepire quel delicato filo che univa ogni singolo evento come un percorso per arrivare fino a qui. Cogliere quelle particolarità del loro racconto, ascoltando con il cuore permette di individuare elementi chiave della loro unione. E’ una perfetta rappresentazione di loro. Solitamente vengono chiamate coincidenze.
Amo le persone decise, quelle che seguono il proprio istinto, quelle che lasciano fuori le mode o tendenze, concentrandosi sul sentire. Atmosfere da vivere e emozioni da condividere. Amo persone con forza d’animo, ginocchia segnate da infinite cadute, persone che nonostante le cicatrici del cuore, continuano a stupirsi della bellezza della vita e delle meravigliose opportunità che lei stessa ci dona.
Loro sono così. Qualcuno direbbe che era una casualità, qualcuno direbbe che non può essere vero, ma chi mi conosce, sa che io sono fortemente convinta che nulla succede per caso. Se ci pensate, nel loro caso, trovarsi nella stessa città, nello stesso ristorante, nello stesso preciso momento, seduti in tavoli vicini con un cameriere distratto che serviva proprio i loro tavoli, scambiando i loro piatti che erano usciti dalla cucina nello stesso preciso istante, può davvero essere considerata una casualità? Può darsi.
Il finale sarebbe potuto essere molto diverso, se gli animi fossero stati altri. Avrebbero potuto avere una giornata un pò densa e scocciarsi notevolmente di fronte ad un errore del cameriere, oppure Clara avrebbe potuto essere diffidente e certamente non invitare Jan sedersi con lei per ricambiare il suo gesto gentile, insomma il finale potrebbe essere stato decisamente diverso. Come avrei reagito io? Dipende. Forse non avrei restituito il piatto in quanto non “mangiando il verde” avrei probabilmente risolto il problema di aver ordinato un’insalata che non mangiavo, oppure avrei chiamato il cameriere distratto e per deformazione professionale acquisita negli anni in cui bazzicavo nel mondo del food, il cambio dei piatti l’avrei fatto fare a lui! (Non si sa mai come reagirebbe un altro cliente ed è giusto che il pasticcio lo sistemi lui)
La cosa bella che tutti noi possediamo è l’immaginazione. Possiamo creare uno scenario perfetto, decidere in base al nostro sentire il finale che vogliamo dare. Questo è il modo con cui amo lavorare. Entrare in simbiosi con il vostro sentire per dare la forma alla vostra immaginazione e cogliere quelle “coincidenze” che vi hanno unito. Qualche giorno fa nelle stories di instagram ho parlato dei miei valori, tra cui il principale è la libertà.
Sono fortemente legata a questo valore ed è il motivo per cui le coppie che mi scelgono hanno una sorta di garanzia che il loro matrimonio sarà autentico e non una mia proiezione. Il timore che il matrimonio non sia la loro rappresentazione spesso frena le coppie dallo scegliere una wedding planner per farsi seguire. Credo sia solo un immaginario collettivo, in quanto tutte le professioniste lavorano per rendere le coppie felici, cercando di realizzarne i sogni.
Cosa fa la differenza? Lo stile personale, l’esperienza e il proprio scopo, i valori e il proprio sentire. Io amo le coppie con gusti decisi, vissuti intensi, amanti dell’arte, audaci e non convenzionali. Amanti della eleganza e della raffinatezza. Perché ? Lavorare con questo tipo di coppie vuol dire lavorare in sintonia con il mio sentire e questo garantisce risultati imparagonabili. Vere e proprie opere d’arte da vivere.
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